Tre storie da che parte stare

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Maggio 15 20:48 2025 by Ambra Drago

Il filo conduttore dell' evento è stato il coraggio di compiere una scelta ovvero quello di decidere da che parte stare. Ecco tre storie, tre protagonisti che hanno saputo trasmettere il loro vissuto. Ma è stata una giornata al teatro Don Orione ricca di emozioni. La magia e la professionalità dell' attore e narratore Salvo Piparo che accompagnato dal musicista Roberto Alaimo che hanno letto le parole di Antonio Montinaro, il capo scorta del Giudice Falcone ucciso insieme a lui ed ai colleghi e alla dott.ssa Morvillo, il 23 maggio 92'.

Dopo questa profonda e sentita interpretazione e aver rivisto l'edizione straordinario di quel sabato di 33 anni fa dalla profondità del palco, Tina legge alcune pagine del suo libro " Non ci avete fatto niente" che racchiudono il perché lei ancora oggi continua a portare avanti la memoria di suo marito e ha scelto di parlare con i ragazzi. "Non è vero che Antonio non mi aveva lasciato niente , mi aveva lasciato la forza delle sue parole, delle sue azioni e delle scelte importanti compiute nella una breve vita". Dopo un lungo applauso Tina che ribadisce rispondendo a una domanda che lei "

È la moglie infatti di Antonio Montinaro e non ama farsi chiamare vedova. E che ancora oggi a distanza di anni le scelte di suo marito, ovvero scortare il giudice Falcone, la fanno camminare a testa alta, insieme ai suoi figli". Lei sottolinea come abbia scelto pur essendo napoletana di rimanere in Sicilia e afferma:"Sono le mogli die mafiosi a dover andare via non le mogli dei poliziotti e chiede ai ragazzi di fare scelte consapevoli di cogliere da che parte stare e soprattutto di non rimanere indifferenti". Quella stessa indifferenza che per anni ha pervaso anche la città di Palermo ma che è stata spazzata dopo i tanti successi investigativi raggiunti.

Ecco che il già vice capo della Polizia il prefetto Luigi Savina che a Palermo ha rivestito la carica di Capo della Squadra Mobile e prima ancora della sezione omicidi, ha raccontato ai tanti giovani dell'I.C Onorato di Sferracavallo la scelta di entrare in polizia, dopo aver conseguito negli anni 80' la laurea in giurisprudenza e come negli anni quel senso del dovere non lo ha mai lasciato. Nella lunga carriera ha contrastato le diverse forme di criminalità organizzata e in particolare negli anni palermitani ottenne risultati eccellenti.

Si ricordano gli arresti dei fratelli Brusca, di Aglieri, di Spatuzza, di Antonino Madonia. anni i cui i ragazzi della Duomo ottenero risultati straordinari e che riuscirono a infondere fiducia in una città che era in ginocchio. Anni complessi segnati appunto dalle Stragi del 92'. Storie, omicidi, spaccati di una città abilmente raccontata da chi aveva fatto una scelta, non essere un killer come racconta nel suo libro e di diventare, grazie alla mamma come ci ha raccontato, un giornalista.

È Francesco Viviano, cresciuto in un quartiere complesso all' Albergheria, che perde il padre ( ucciso) a un anno e che nonostante l'abbandono degli studi all' istituto nautico e l' aver effettuato diversi mestieri per mantenersi, da fattorino prima, telescriventista dell'Ansa diventa giornalista e approda a La Repubblica occupandosi di cronaca giudiziaria. Una scelta che gli ha salvato la vita e che gli ha permesso di raccontare a fondo, da uomo conoscitore dei vicoli e come lui ha sottolineato della strada, cosa accadeva negli anni cruenti.

Ecco che ha raccontato ai ragazzi anche chi era Antonio Montinaro con il quale passava giornate intere al Palazzo di Giustizia in attesa del giudice Falcone." Un ragazzo, curioso, allegro, di compagnia e ricordo ancora tristemente l' articolo che scrissi dopo la morte e degli altri colleghi.Titolai quell' articolo gli " Angeli del giudice Falcone". E dopo annedoti da giornalista di razza, ha invitato i ragazzi a essere curiosi . Una curiosità vivace al servizio del prossimo anche del compagno chiude Tina Montinaro. " Siate attenti di quello che vi accade intorno. Noi non vogliamo super eroi ma cittadini consapevoli".

Sul palco si sono susseguiti i saluti del Questore di Palermo, Calvino, dell' assessore comunale al verde, Alongi e dell' assessore alla pubblica istruzione,Aristide Tamajo e della Dirigente dell' I.C. Onorato di Sferracavallo.Una rappresenza dei ragazzi dell' Istituto al termine ha voluto porre diverse domande agli ospiti e  li ha ringraziati con una targa ricordo. A realizzare l' evento la consigliera comunale della VII circoscrizione Gabriella Gangi che ha ringraziato tutti i presenti, le autorità, i rappresentanti  della amministrazione  comunale, e presente in sala l' assessore regionale alle attività produttive Edy Tamajo, nonché i vari sponsor  che hanno reso possibile l' evento e anche un saluto all' Endofap nella persona del Direttore e dello staff. La consigliera Gangi ha condotto la giornata con la giornalista Ambra Drago

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